Cedesi attività commerciali a Bologna attraverso un’agenzia specializzata

Cedesi attività commerciali a Bologna: per ottenere il massimo possibile, meglio con un’agenzia specializzata nel settore.

Gestire la cessione di un’attività commerciale non è cosa affatto semplice per chi non lo fa di professione o per chi è costretto a farlo “a tempo perso”, senza conoscere in modo approfondito le peculiarità del sistema corretto con cui andrebbe pianificato l’intero percorso.

Bisogna rendersi conto che non è facile chiudere un’azienda o cederla ad altri. Non solo ci sono dei tempi burocratici da rispettare, ma vi sono anche delle scadenze fiscali e delle posizioni da sanare sulla base di quanto svolto durante la normale attività fino al momento della vendita.

Come evitare il deprezzamento dell’impresa in caso di cessione attività commerciale

Un aspetto che deve essere sicuramente posto sotto osservazione riguarda lo stato in cui si trova l’impresa in caso di cessione di attività commerciale.

È palese che un’azienda in pieno funzionamento abbia una valore superiore ad una che invece si trova in stato di totale abbandono o comunque che non generi fatturati. Un “diktat” impone che l’imprenditore prosegua attentamente il suo operato all’interno del management in modo che le attività amministrativa, produttiva e commerciale possano proseguire il loro corso.

Quando si matura l’idea di cessione di attività commerciali è opportuno calcolarne il valore, poiché non si tratta solo di vendere un immobile, un capannone o un ufficio, ma nella compravendita vengono coinvolti anche altri aspetti non sempre quantificabili in modo oggettivo. Proprio con tale premessa e per questo motivo è doveroso per l’azienda attuare dei comportamenti che evitino il deprezzamento degli stabili e dell’attività stessa durante la fase cosiddetta transitoria.

Abbiamo chiesto ad Immobiliare Duemila, agenzia che si occupa di cessione di attività commerciali a Bologna un supporto per raccogliere in questa piccola guida sulla vendita di un’ azienda o un esercizio pubblico e, al tempo stesso, sulla corretta gestione dell’intero iter di vendita.

Il comportamento da tenere durante la fase transitoria

  • Non annunciare subito la cessione attività: risulta una strategia usuale evitare di annunciare subito pubblicamente la volontà di cedere l’impresa. Ciò mette al riparo dipendenti, manager, clienti e fornitori da eventuali idee errate che potrebbero condizionare la produzione e la commercializzazione, oltre che i flussi finanziari.
  • Continuare il proprio lavoro: anche se magari si parlerà a breve di attività commerciale in vendita, è consigliabile proseguire normalmente il proprio lavoro, senza tralasciare nulla. Questo fa in modo che le parti coinvolte nel business e nel processo di cessione possano sentirsi rassicurate. Inoltre, anche sotto l’aspetto strettamente correlato alla transazione, ricevere un’azienda “funzionante” e attiva rappresenta un importante vantaggio per chi acquista e consente al venditore di poter ottenere una valutazione nettamente migliore, potendo così proporre un prezzo di vendita più alto.
  • Non pensare a breve termine: è importante non pensare a breve termine e, di conseguenza, agire. Quando di intraprende la via della cessione attività commerciale, stabilire i tempi entro i quali si arriva alla fase di finalizzazione è praticamente impossibile. Sicuramente è più facile se si ha un locale appetibile, un’attività in salute e un buon riconoscimento sul mercato, ma i tempi potrebbero comunque dilatarsi. Il pensiero di fare il minimo necessario perchè di lì a poco l’impresa passerà di mano, è provato non portare alcun beneficio. Meglio, dunque, ragionare in ottica di medio termine, specialmente il subentrante vorrà proseguire con il medesimo business.
  • Preparare dipendenti, clienti e fornitori: una volta che è stato individuato il compratore con una proposta seria e sostenibile (e in questo affidarsi a un’agenzia specializzata in compravendita di attività commerciali diviene fondamentale), è consigliabile preannunciare a dipendenti, clienti più fidelizzati e fornitori abituali l’imminente passaggio di consegne (se l’intenzione dell’acquirente è di proseguire il business in essere) o la cessazione dell’attività. E’ una piccola “finezza” che però permette di mantenere non solo i buoni rapporti, ma aiuta le figure coinvolte a calarsi nella parte con i nuovi arrivati o a interrompere il rapporto collaborativo qualora l’azienda sia prossima alla cessazione.